Oltre settanta persone hanno seguito con attenzione ed interesse i lavori del seminario formativo aperto che Auser Pordenone ha organizzato venerdì 15 dicembre per approfondire il tema del diritto delle persone anziane di scegliere dove e come condurre la propria vita.
Tema davvero sentito considerato che, come è emerso, le persone non riescono ad essere protagoniste delle scelte che le riguardano così direttamente. E ciò per limiti di coscienza del diritto e per limiti dell’organizzazione sociale.
Il tema è stato illustrato, dopo un’ introduzione del presidente di Auser Pordenone Bernardo Ambrosio, dal prof. Guglielmo Giumelli, sociologo del diritto dell’università statale Milano – Bicocca.
Nelle relazioni è emersa forte l’esigenza di un cambiamento dell’approccio: dalla logica di operare “per”, che parte dal presupposto di dare per conosciute (e omologare) le esigenze delle persone anziane alla logica di operare “con”, per consentire agli anziani di essere protagonisti delle scelte che incidono sulla loro vita.
Nell’occasione si sono esplorate strade da intraprendere per dare un senso all’operare “per”, a partire da una rinnovata concezione delle case di riposo perché diventino case di servizi, aperte e centro di relazioni sociali (Luca Graffiti ed Anna Del Pup dell’équipe di progettazione nuove case di riposo di Pordenone e Porcia), dalla esplorazione di nuove possibili e già esistenti forme di abitare condiviso (Sandra Conte) ed infine dalla mutazione di orientamento verso “persone” e non verso “utenti” dei servizi del sistema sociale pubblico (Stefano Franzin).
I riscontri tra i partecipanti hanno mostrato come sia stato centrato l’obiettivo di creare coscienza diffusa e volontà di partecipazione allo stimolo ed alla creazione di condizioni di esigibilità di questo diritto che è fondamentale per garantire la dignità delle persone in ogni età e, soprattutto nell’età più avanzata.
Auser territoriale di Pordenone
Bernardo Ambrosio – presidente